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venerdì 19 giugno 2020

FaceApp, dove finiscono foto e dati personali?

L’applicazione FaceApp è tornata a circolare sui social network dopo il lancio gratuito del filtro gender swap:  ha ricevuto centinaia di migliaia di condivisioni su Facebook Instagram

E' stata sollevata qualche preoccupazione sulla sicurezza dell’applicazione di riconoscimento facciale e sui rischi per la privacy della condivisione di queste informazioni.

Kaspersky consiglia di prestare attenzione che l’applicazione non contiene elementi dannosi. Tuttavia, poiché il riconoscimento facciale è una tecnologia utilizzata principalmente per l’autenticazione delle password, gli utenti dovrebbero prestare molta attenzione quando decidono di condividere la propria immagine con terzi. 

Dobbiamo trattare queste nuove forme di autenticazione come fossero delle password, poiché qualsiasi sistema di riconoscimento facciale ampiamente diffuso può finire nelle mani sbagliate.

Ci si scandalizza per l’app Immuni, per paura che la nostra privacy venga violata, molti utenti non si rendono conto che numerose app che si utilizzano quotidianamente fanno praticamente la medesima cosa. FaceApp, da questo punto di vista, non sembra essere assolutamente da meno e vediamo più nel dettaglio dove finiscono i vari dati.

Quest’applicazione funziona sfruttando l’intelligenza artificiale ed inevitabilmente raccoglie dei dati che diventano poi il core business dell’azienda. Quest’ultima ha sede a San Pietroburgo, in Russia, ma risponde alla giurisdizione legale dello stato della California. Per quanto concerne i sistemi di archiviazione, il CEO di FaceApp ha dichiarato che l’app utilizza Amazon Web Service ed il cloud di Google.
Inoltre, bisogna tener conto del fatto che questi dati sono memorizzati su server di terze parti e che potrebbero anche essere rubati dai cyber criminali e utilizzati per il furto di identità.

Pertanto, prima di aderire a qualsiasi nuovo trend sui social media, gli utenti dovrebbero accertarsi dell’affidabilità delle applicazioni e fare il download solo dai negozi ufficiali. 

Ricordiamo che è importante leggere i termini sulla privacy delle applicazioni per capire quali diritti e tipologie di accesso vengono richiesti. 

E’ stato a tal proposito chiarito come la maggior parte delle foto venga cancellata entro le 48 ore per garantire una maggiore ottimizzazione dell’applicazione. Eppure nella pagina della policy viene chiesto agli utenti di accettare una possibile archiviazione delle foto scattate. 

L’azienda ha poi affermato che non venderà informazioni personali a terze parti, in realtà però nella pagina ‘Terms and Conditions’ si dice esattamente il contrario (trovate tutto qui). Non è quindi a questo punto ben chiaro che fine facciano i dati inseriti all’interno di FaceApp, c’è ancora un bel po’ di incertezza, con relativi paradossi rispetto ai timori per Immuni.

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